venerdì 28 novembre 2008

Energia

Nei prossimi anni il nostro paese dovra' affrontare il problema energetico con scelte precise e coraggiose dato che nel passato nulla e' stato fatto da punto di vista strutturale e ora siamo quasi completamente dipendenti dagli altri paesi europei.
La politica e' stata miope e non ha saputo prendere decisioni precise e affrontare il problema energetico in modo diverso dopo il referendum sul nucleare. Ora il problema energetico si e' acuito e purtroppo anche la miopia politica tanto che gia' si riparla di nucleare e molto presto tenteranno di convincerci che e' l'unica alternativa.
Davvero e' cosi? Occorre considerare che parallelamente al problema energetico abbiamo aggravato anche quello ambientale con decenni di utilizzo di energetico di petrolio e carbone; ora le due cose sono inscindibili e vanno risolte in modo sinergico.
Non voglio entrare nel merito della diatriba se l'energia nucleare sia pericolosa o no ma cercare di fare chiarezza su un argomento molto discusso per evitare di farci ingannare quando ci chiederanno di sciegliere il nostro futuro energetico, se ce lo chiederanno......
Cominciamo quindi chiarendo il concetto di energia rinnovabile per evitare che qualcuno cerchi di spacciarci una cosa per un'altra.
Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.
Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile" il sole, vento il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro.
In questo quadro e' ovvio che quelle "non rinnovabili", sia per avere lunghi periodi di formazione di molto superiori a quelli di consumo attuale sia per essere presenti in riserve non inesauribili sulla scala dei tempi umana, sono il petrolio, il carbone il gas naturale, l'uranio.
Altro discorso poi e' quello di energia pulita che implica il modo con cui dalla fonte si riesce a ricavare energia e dall'impatto ambientale di tale operazione. Nel caso del petrolio e del carbone si ricava energia per combustione producendo calore e, purtroppo, fumi e co2 quindi in modo non proprio pulito. Questo per dire che non obbligatoriamente esiste un legame diretto tra energia rinnovabile e pulizia della stessa.
In una centrale nucleare si produce effettivamente poca co2 ma l'impatto ambientale diretto, in caso di guasto, puo' essere devastante per non parlare delle scorie prodotte che attualmente non si sa come trattare.
Con questo abbiamo sgombrato il campo da alcuni equivoci per cui diffidate da chi vi spaccia, ad esempio, definizioni dipo “carbone pulito” o cerca di convincervi che il metano sia una fonte rinnovabile perche' pulita. E' sicuramente piu' pulita del carbone ma non e' rinnovabile. Si gioca con le parole in malafede cercando di ingannare la gente, per coprire interessi particolari.
Analizziamo ora brevemente le principali fonti energetiche rinnovabili.

Energia idroelettrica
L'energia idroelettrica è l'unica energia da fonte rinnovabile che viene tutt'ora utilizzata su larga scala e il suo contributo alla produzione mondiale di energia elettrica è cresciuto dal 14.5% del 1986 al 20% del 1992. L'energia idroelettrica è ampiamente utilizzata ogni volta che le caratteristiche naturali e le condizioni economiche lo rendono possibile.
L'energia del Sole fa evaporare l'acqua dagli oceani e il vapore risale a grandi altezze in atmosfera. Quindi l'acqua acquista energia quando, infine, cade sulla Terra sotto forma di pioggia sulle montagne o scorre verso il mare nei fiumi lungo i quali possiamo costruire delle dighe. Infatti si può dire che l'acqua è il fluido in una enorme macchina termica alimentata dal Sole.
Gli ingegneri che partecipano alla progettazione e alla realizzazione di impianti idroelettrici devono prendere decisioni importanti, dopo aver considerato la geografia del luogo, l'ambiente biologico e il tipo e le dimensioni dell'impianto e il suo impatto ambientale.

Energia eolica
Gli esseri umani hanno utilizzato con successo la forza del vento fin dall'antichità. L'energia eolica è, alla fin fine, una risorsa fornitaci dal Sole e si crea, principalmente, per le differenze di temperatura tra la terra, l'aria e il mare e, chiaramente, tra le calotte polari e l'Equatore.
La potenza contenuta nel vento rappresenta un'enorme fonte di energia. Ci sono circa decine di migliaia di turbine a vento connesse alla rete elettrica ed operative in tutto il mondo.
Solo una piccola parte dell'energia del vento può essere sfruttata a causa di vincoli tecnologici ed anche sociali di impatto ambientale. Molti infatti lamentano l'impatto visivo sull'ambiente di questi impianti che effettivamente non arricchiscono il colpo d'cchio su un bel paesaggio ma e' altrettanto vero che se decido di smantellare l'impianto perche' ho scoperto una fonte di energia migliore, tutto torna come prima.
Le pale delle turbine a vento usano il movimento dell'aria per far ruotare un generatore elettrico simile a quello degli impianti idroelettrici.
L'effettiva potenza generata è direttamente legata alla velocità del vento in modo che, se la velocità del vento cala di un 10 per cento, ci sarà una diminuzione del 30 per cento dell'energia disponibile. Tra i vari fattori che influenzano la velocità del vento ci sono effetti geografici locali, come le asperità del terreno e l'altezza delle correnti d'aria. Negli ultimi 20 anni, sono stati compiuti molti progressi nella tecnologia per convertire l'energia eolica in energia elettrica.

Energia solare
La luce del sole è la più grande risorsa energetica del mondo e per migliaia di anni gli esseri umani hanno usato efficacemente l'energia solare per produrre luce e calore e per far crescere i raccolti.
Per darvi un'idea diciamo che in meno di 40 minuti, gli Stati Uniti ricevono più energia dal Sole di quanta non ne ottengano bruciando combustibili fossili per un anno!
Sebbene la luce del sole possa essere raccolta da pannelli solari e utilizzata per il riscaldamento delle abitazioni e la fornitura domestica di acqua calda, i raggi solari non concentrati non sono abbastanza potenti da costituire un efficiente sistema di produzione dell'energia.
La quantità di energia solare disponibile sulla superficie terrestre è pari a circa 1kW di energia termica per metro quadro.
L'idea di utilizzare un gran numero di pannelli riflettenti (detti eliostati) o specchi a più facce per concentrare la radiazione solare ha una storia antica che risale almeno al 212 a.C., quando Archimede, nell'antica Siracusa, utilizzò degli scudi di bronzo lucidati per focalizzare i raggi del sole sulle vele delle navi romane, incendiandole. In linea teorica, utilizzando specchi e lenti, si potrebbe raggiungere la temperatura della superficie del Sole. E' cio' che ha ideato il nostro fisico Carlo Rubbia con il progetto Archimede. Una tecnologia nuova e pulita che pero' Rubbia a dovuto portare in Spagna per riuscire a realizzarla. Queste le sue parole :”“Abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di avere una risposta semplice. Ci voleva qualcuno nel ministero delle Attività produttive e dell’Ambiente che dicesse ‘il solare termodinamico che voi avete progettato è verde, pulito, come l’energia eolica o il solare fotovoltaico’. Ma essendo una cosa nuova nessuno ha voluto esprimersi.” (fonte Ansa 23 settembre 2005). Siamo alle solite.
Mentre le celle fotovoltaiche producono direttamente energia elettrica, le tecnologie termiche solari producono aria calda, acqua e vapore per l'industria. Esse possono anche fornire energia per il trattamento fotolitico di combustibili e sostanze chimiche e per la distruzione di materiali pericolosi.

Energia dall'oceano
L'oceano racchiude grandi quantità di energia. I surfisti testimoniano la potenza delle onde, e i marinai più temprati rispettano l'immensa forza delle correnti e delle maree. Gran parte di questa energia proviene, tutto sommato, dai corpi celesti, il sole e la luna. I raggi del sole riscaldano l'occeano e danno origine ai venti che sollevano le onde. L'attrazione della luna interagisce con quella della terra producendo cicli di maree regolari e prevedibili. L'attrazione gravitazionale del sole ha un piccolo effetto sulle maree, ma l'azione combinata dei due corpi celesti può portare a maree davvero grosse.

E l'idrogeno?
Anche qui occorre sfatare un mito. L'idrogeno non e' una fonte d'energia bensì di un vettore energetico, esattamente come i cavi di rame che portano l'energia, già utilizzato come propellente per le navicelle spaziali. Sulla Terra l'idrogeno non è presente allo stato puro ma legato in composti come l'acqua e gli idrocarburi. Deve quindi essere prodotto tramite reforming o elettrolisi. E' utilissimo per trasportare l'energia da un posto ad un altro.


Facciamo ora alcune considerazioni sul nucleare in termini di business, sgombrando il campo da ogni inutile ideologia e facendo finta che il problema sicurezza non esista.
Effettivamente con gli impianti nucleari non produciamo Co2 quindi dovrebbe essere parte della soluzione ai problemi climatici ma oggi ci sono circa 500 impianti nucleari produttivi al mondo che producono solo il 5% dell’energia che consumiamo. Inoltre questi impianti sono molto vecchi e se anche pensassimo di sostituirli nei prossimi vent'anni continueremmo a produrre solo il 5% dell’energia consumata, senza alcun beneficio per i cambiamenti climatici.
Per avere dei benefici dovremmo coprire almeno il 20% della produzione e per fare cio' dovremmo costruire circa duemila centrali cioe' 3 centrali atomiche nuove ogni mese per i prossimi 60 anni. Capito? Duemila centrali atomiche. Oggi non sappiamo ancora cosa fare con le scorie. Siamo nell'era atomica da sessa anni e l'industria ancora non ha risolto il problema. Sessant'anni dopo la stessa industria ci dice di fidarci di loro ma ancora non sanno come fare.
L'agenzia internazionale per l'energia atomica inoltre dice che potremmo avere carenza di uranio tra il 2025 e il 2035, facendo cosi' morire i 500 impianti nucleari che oggi producono il 5% dell'energia del mondo.
Di fronte a questa situazione voi investireste i vostri soldi nell’atomo, vi sembra ragionevole? Qui non si tratta di politica ma di buonsenso. Il problema energetico non e' un problema politico e non puo' essere affrontato con le ideologie.

Questo il quadro delle principali energie rinnovabili; le fonti non rinnovabili le consciamo e ci hanno consentito di crescere dal punto di vista tecnologico e sociale negli ultimi cento anni.
Purtroppo la situazione ci e' sfuggita di mano e non ci siamo resi conto che stavamo avvelenando il pianeta.
Oggi la soluzione definitiva del problema semplicemente NON ESISTE. Chi dice che il nucleare e' la soluzione a tutti i problemi mente sapendo di mentire come e' bugiardo chi dice che possiamo risolvere tutti i problemi con l'energia solare o il vento.
L'unica soluzione e' prendere la strada giusta nell'affrontare un problema che puo' essere risolto solo passo dopo passo, spostando investimenti nella ricerca per lo sviluppo di tecnologie gia' esistenti che consentano di sfruttare tutte le fonti rinnovabili in modo sempre piu' efficiente. Sara' necessario svincolarsi dal concetto di “centrale elettrica” che distribuisce l'energia agli utilizzatori per passare ad una “rete distribuita” in cui ognuno di noi puo' essere un nodo energetico della rete e immettere in rete l'energia che in un dato momento non utilizziamo ma puo' essere usata da altri. Si tratta di trasformare la rete elettrica in una rete analoga ad internet, in cui ad essere condivise non sono le informazioni ma l'energia. Non e' utopia, oggi e' gia' possibile, esistono tecnologie e progetti ma per farlo occorre andare contro a quel “pensiero unico” che ci spinge a percorrere sempre le solite strade, purtroppo senza uscita.

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